Le Maddalene

Spettacolo teatrale "Le Maddalene" con Barbara Fingerle, attrice di Bolzano

Barbara Fingerle attrice

Le Maddalene

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Nella repubblica d’Irlanda, per la Chiesa cattolica il sesso fuori dal matrimonio, non solo era un tabù, ma veniva considerato peccato mortale. Le donne sospettate di aver commesso questo peccato, venivano condannate dalla comunità e dalla Chiesa poiché considerate “perdute”.
Prima dell’arrivo dell’educazione sessuale e dei contraccettivi, l’Irlanda si rivolgeva alla Chiesa per insegnare alle giovani che la castità era l’unico modo per difendersi dal peccato del sesso. Le ragazze e le giovani donne venivano educate dalla Chiesa dove il messaggio era particolarmente forte e c’era un crudele abuso di potere.

Sono state raccolte delle testimonianze di quattro donne: Brigid, nata nel 1939 a Ennistymon, e cresciuta in un orfanotrofio cattolico a Limerick, Phyllis, nata nel 1940 a Seafield e cresciuta anche lei in un orfanotrofio a Caunty Clare, Christina nata nel 1918 a Cardigan e Martha nata nel 1927 a Athlome e cresciuta in una fattoria del Caunty Roscommon.
Nel 1940, ragazze madri o donne che erano anche solo sospettate che la loro castità fosse stata violata, venivano ripudiate dalla famiglia e punite. La punizione era andare in una delle 10 Case della Maddalena. Questi istituti gestiti da suore di diversi ordini, erano stati fondati nel 19°secolo fuori Dublino, a Limerick e in altre città irlandesi.
Il nome di questi Istituti, ricordava Maria Maddalena, la prostituta pentita che fu perdonata da Gesù. Lo scopo originario delle Case della Maddalena era castigare e correggere le donne che “vendevano il loro corpo”.
All’interno di queste case della Maddalena c’erano delle lavanderie nelle quali lavoravano duramente le donne e ragazze “ospiti”. L’ultima casa della Maddalena è stata chiusa nel 1996. Da questa terribile e poco conosciuta pagina storica, l’idea di una lettura teatrale, con la convinzione e la coscienza che questi episodi abbiano lasciato ferite profonde che hanno cambiato la vita delle donne che li hanno subiti. Dar voce per non tacere e per rendere giustizia alle vittime di tali soprusi, è quello che questo progetto ha come finalità. Sul palco ci sono un’attrice e tre musicisti .