Emmeline e tante altre

Emmeline e tante altre

La faticosa, e a volte tragica, battaglia per il diritto al voto alle donne

“Ogni figlia dovrebbe conoscere questa storia, ogni figlio dovrebbe scriversela sul cuore”
Meryl Streep, Attrice

Già da dopo la metà dell’ottocento molte donne in diversi paesi del mondo si sono riunite e organizzate per lottare per il diritto al voto e per partecipare alla vita politica. Ben presto diventarono un movimento.Erano per lo più donne appartenenti alla classe operaia che non avevano diritti e che lavoravano dodici ore al giorno nelle fabbriche, ma vennero anche coinvolte in alcuni casi come per esempio in Inghilterra anche donne appartenenti alla borghesia. Il loro movimento era poco conosciuto e snobbato dalla politica e dai giornali, i quali per compiacere il governo non davano molta importanza alle loro richieste.Vennero chiamate “Suffragette” oltre alle manifestazioni cercarono, per ottenere ascolto e visibilità anche azioni forti fino al gesto estremo di sacrificare la loro vita come Emily Davison che si gettò sotto il cavallo di re Giorgio V, durante una gara in cui erano presenti molti giornalisti. La Davison morì e la notizia fece il giro del mondo. Il loro, però, non fu solo uno scontro con le forze di polizia, in Inghilterra, per esempio, venne addirittura istituito un corpo speciale a Scotland Yard per contrastare in tutti i modi il movimento, ma dovettero combattere anche all’interno delle loro famiglie, spesso pagando un prezzo altissimo.Sarebbe un errore però ridurre il movimento per il suffragio femminile solo alla richiesta del diritto di voto: le donne pretendevano di essere pari agli uomini politicamente (poter partecipare alla vita politica), giuridicamente (avere uguali diritti e doveri, ma soprattutto uguali trattamenti), socialmente (poter avere accesso.

di e con Barbara Fingerle

Musiche dal vivo Francesco Brazzo e Pietro Berlanda